Festa di San Giuseppe e Festa del Papà, simbologia e tradizione

Festa di San Giuseppe e Festa del Papà, simbologia e tradizione

Oggi 19 marzo è una data carica di simbolismo per la ricorrenza della festa di San Giuseppe ma anche di quella del papà.

E’ possibile riscoprire numerose sfaccettature legate a questa festività. Dal punto di vista religioso, grande è la devozione popolare per la figura sacra di San Giuseppe, venerato in tutta Italia da nord a sud, con riti religiosi vari e ricchi. Marito di Maria, padre di Gesù, rappresenta un fondamentale punto di riferimento per tutti i cristiani.

Secondo la tradizione, riportata da alcuni siti religiosi, “il culto di San Giuseppe, iniziò in Italia e in tutti i paesi cristiani, fin dal Medioevo, grazie ad alcuni monaci benedettini (1030), all’ordine dei Servi di Maria (nel 1324) e ai Francescani (dal 1399). Grazie a questi ordini religiosi, la devozione crebbe sempre di più, fino a vedere il santo, patrono di molti paesi e città. Proprio in questi paesi, il 19 marzo, veniva festeggiata – prima della istituzione della festa del santo – la vigilia dell’equinozio di primavera”.

Il 19 marzo è anche la Festa del Papà. Si tratta di un giorno particolare, fatto di auguri e regali, dedicato a ringraziare e festeggiare la figura paterna. San Giuseppe rappresenta infatti il protettore di tutti i papà del mondo. Strettamente connesso a tutto ciò è anche l’aspetto culinario. Il simbolo per eccellenza di questa ricorrenza è la zeppola di San Giuseppe, immancabile su tutte le tavole e tra i più graditi doni.

Questa sera per commemorare San Giuseppe, in piena emergenza coronavirus, la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) invita ogni fedele ad esporre fuori dalla propria finestra un drappo bianco, una candela di luce bianca e a recitare alle ore 21:00 i misteri del Rosario.

Paola Caruso

Paola Caruso

nasce a Patti il 05/11/1987, vive e risiede a Sant’Angelo di Brolo, piccolo comune siciliano in provincia di Messina. Si diploma al Liceo Scientifico Lucio Piccolo di Capo d’Orlando (Me) e presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne (D.I.C.A.M) dell’Università degli Studi di Messina, consegue la laurea triennale in Lettere Moderne e poi conclude l’intero ciclo nel 2016 prendendo la laurea magistrale in Civiltà Letteraria dell’Italia Medievale e Umanistica, nello stesso ateneo. Nell’anno 2014 svolge il Servizio Civile Nazionale in qualità di accompagnatrice turistica presso il Museo degli Angeli di Sant’Angelo di Brolo (Me), curandone diverse mostre artistiche. Nel 2015 consegue il diploma di Lingua Internazionale Esperanto. Nel 2016 presso A.F.E.I.P. (Associazione Formazione e Inserimento Professionale) studia per diventare Guida Interpretativa Ambientale e organizza percorsi culturali e accoglienza a gruppi turistici. Dal 2014 inizia a cooperare come scrittrice freelance per diversi quotidiani online, quali Javan24.it , 98zero e altri portali. Dal 2017 ad oggi lavora come docente di lettere. Ha insegnato prima in scuole paritarie e poi ha preso avvio il percorso da insegnante in varie scuole statali di Palermo.

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