4 a 3, anzi… « Quattr’a’ttrè !!! »

Non dimentichiamo che il Covid-19 imperversa, non abbassiamo la guardia, neppure per un momento, uniti, attenti, solidali, combattiamo il bastardo ma… concediamoci anche qualche passaggio gioioso, rammentiamo qualche attimo felice. Ci aiuterà a vincere questa Guerra…
Mondiali di Calcio, Russia 2018. Francia-Argentina 4 a 3.
Anche Messi, dopo CR7, torna a casa.
Risultato giusto, inatteso per il prestigio dei Sudamericani, sconvolto da scelte tecniche incomprensibili e giusto per la grande qualità mostrata dai Transalpini che hanno dominato i prestigiosi avversari.
Fine delle considerazioni.
Ma “4 a 3”… quel punteggio risveglia ricordi mai sopiti, ricordi d’un allora bimbo che rivive quella leggendaria notte di mezzo secolo prima.
Quel bimbo, sdoganatosi un anno prima da «Carosello, poi a nanna» in occasione della notte dell’Uomo sulla Luna, quel bimbo a cui da allora viene concessa (raramente) qualche ora di veglia supplementare.
Quel bimbo e… la famiglia sparpagliata fra sedie e poltrone ma stretta in una sorta di abbraccio mentre sostiene a distanza i nostri Eroi durante la “Partita del Secolo”
Messico ’70, Stadio Atzeca. Le Nazionali di calcio di Italia e Germania (ancora “Ovest”) si sfidano per accedere alla finalissima.
Il goal di Boninsegna, “la canagliata” del milanista Schnellinger, la beffa di Muller per il 2-1 a loro favore, la vendetta di Burnich ed il pareggio, la magia di Riva che crolla a terra sotto l’abbraccio dei compagni, l’ennesimo pareggio, ancora di Muller (quanto lo odiammo), il “piattone” di Rivera, un minuto dopo, a chiudere la sfida.
Termina «Quattr’a’ttrè» per noi, siamo in finale!
La famiglia esplode in un urlo liberatorio, il bimbo che ride mentre vola dalle braccia di una zia urlante a quelle di nonna fino al bacio di papà.
Vittoria!!! Che notte indimenticabile!
Italia-Germania, 4 a 3, la Storia del Calcio. Del VERO Calcio.
(Stavo per dire «del calcio che non esiste più»…
Ma questa è un’altra storia… ne parleremo presto.)