Lo scrittore Tindaro Niosi, ex monaco, ci racconta la sua vita e le sue opere
Tindaro Niosi, scrittore originario di Montagnareale, ex monaco francescano, racconta la propria vita e attività letteraria, trascorsa tra inquietudine, studio profondo, ricerca spirituale, amore per la propria terra e tanto altro.
Tindaro ha 37 anni e vive a Montagnareale, paesino dei Nebrodi. Appassionato di lettura fin da quando aveva sei anni, inizia ad approcciarsi alla scrittura molto precocemente. Per lui queste attività diventano un vero e proprio nutrimento per l’anima. La sua vita intera si trasforma, passo dopo passo, in un’evoluzione letteraria e interiore. Si identifica subito come poeta, infatti scrive due libri di poesie, intitolati “Kairós kai topos” e “Novus cantus“. Dopo aver finito gli studi liceali, a 18 anni arriva il momento della conversione e della chiamata religiosa, così inizia il postulandato presso i Frati Minori Rinnovati a Pettineo, poi frequenta il seminario a Patti.
Comincia però, in seguito, una fase di profonda crisi interiore per Tindaro che lo induce a uscire fuori dall’ambiente monacale, dall’isolamento religioso a cui si era sottoposto, per andare a vivere il mondo lontano da quelle mura, a scoprire che “tutta la realtà è rivelazione e illuminazione”, secondo le sue stesse parole. Nel momento in cui sente il bisogno di avviare un cambiamento nella propria vita, si confida con il superiore del convento presso cui era, Fra Umile, il quale gli dice “Ci sono molti modi di vivere il mondo: scegli il tuo, ma non condannare nessuna interpretazione sul come farlo, ogni uomo è un pezzo di verità, ogni strada porta ad una direzione”, questa la risposta del frate data a Tindaro, che si trova scritta all’interno di uno dei suoi libri.
Inizia così una peregrinazione da una terra all’altra, tra cui la Romania, ma non solo. Per circa un anno e mezzo vive e lavora in Transilvania. Nel frattempo passano diversi anni in cui non pubblica niente, precisamente dal 2012 al 2019, ma in privato continua a scrivere sempre. Nel 2019 esce così il suo terzo libro “Ditirambi meridionali“, costituito da prose poetiche, un testo in cui racconta la Sicilia, luogo tanto amato dall’autore. Loda, canta la Sicilia, nei suoi popoli, territori, tradizioni, religiosità, storia e altro ancora. Tindaro adora riscoprire la genuinità dell’isola, gli antichi mestieri, lui stesso ha svolto per vario tempo lavori artigianali, tra cui quello del manovale e ha imparato dal nonno paterno l’arte del costruire muretti in pietra, i quali si trovano spesso nei paesaggi siciliani.
Nel 2020 viene pubblicato il suo ultimo lavoro, chiamato “Parole di un ex monaco“, in cui è stato raggiunto un momento di grande maturità spirituale da parte dell’autore. E’ un libro autobiografico, viene fuori l’animo inquieto di Tindaro Niosi, il suo bisogno di ricerca continua, ma anche la sua voglia di vedere oltre ciò che è ordinario, di andare controcorrente. Fondamentale nel suo cammino di vita è stata anche l’amicizia con lo scrittore e pensatore francese Haim Baharier.
“Nacque nel cuore la certezza che fosse possibile rinunciare al mondo solo dopo averlo conosciuto, che dovevo passare per un processo conoscitivo diverso dall’isolamento, che era necessario sporcarsi le mani con l’umanità per capire la verità. Il giorno dopo decisi di abbandonare il monastero.” Si tratta di un breve estratto dal testo “Parole di un ex monaco”, che fa comprendere meglio alcuni tratti essenziali dell’anima dello scrittore e della sua esigenza di mettere per iscritto la propria esperienza, affinché possa fungere anche da esempio per tutti. Al momento attuale sta lavorando per ultimare il suo quinto libro, che verrà pubblicato in futuro e si intitolerà “Lettere d’amore“.