Oggi giornata mondiale della Terra: dopo il Coronavirus torneremo a danneggiarla?

Oggi giornata mondiale della Terra: dopo il Coronavirus torneremo a danneggiarla?

Oggi 22 aprile 2020 ricorre la cinquantesima giornata mondiale dedicata alla Terra, che ora più che mai serve a far riflettere su quanto sia importante rispettare e salvaguardare il meraviglioso Pianeta dove viviamo.

Questa significativa ricorrenza fu fondata dalle Nazioni Unite il 22 aprile del 1970. Quest’anno la giornata dedicata alla Terra ricade in un periodo estremamente delicato, in piena pandemia da Covid-19, non al caso.

Non ci si è mai resi conto effettivamente dell’importanza fondamentale che la natura riveste per gli esseri umani. Un Pianeta bellissimo e ricchissimo di risorse che però, l’uomo ha continuamente distrutto nel corso degli anni, senza avere il men che minimo rimorso di coscienza sui danni irreversibili creati. Basta rivolgere il pensiero a qualche mese addietro, quando in Australia andavano in fumo e bruciati, a causa di devastanti incendi, milioni di ettari di terreni insieme ad oltre un miliardo di animali. Una calamità senza precedenti.

Gli uomini, in concomitanza con il progresso che è andato sempre avanzando in modo inarrestabile, hanno inquinato e “ucciso” la povera Terra. E’ stata messa in atto una vera e propria violenza: sfruttamento irresponsabile dei mari, modifiche dannose e rischiose degli ambienti naturali, deforestazione, utilizzo di agenti chimici velenosi in agricoltura intensiva, incendi e tanto altro. Si potrebbe parlare all’infinito riguardo l’impatto negativo dell’uomo sull’ambiente: qualsiasi luogo in cui vivono esseri umani si trova in pericolo, questo è un dato di fatto.

Adesso da qualche periodo si è stati costretti a darsi uno stop, a rimanere chiusi dentro le proprie abitazioni, a causa del Coronavirus e probabilmente c’è stato anche il tempo per riflettere meglio che, senza noi fuori, l’inquinamento sta diminuendo. Abbiamo forse sognato spesso di ritrovarci di nuovo liberi, magari a scorazzare in mezzo alla natura, a respirare aria fresca e pulita. Invece lo hanno fatto gli amici animali al posto nostro. Tranquilli del fatto che noi esseri ingrati verso la Terra, ce ne stiamo buoni in casa, loro hanno colto il momento per risplendere e mostrarsi al meglio, facendo riemergere una natura più bella che mai.

Sorgono però spontanee alcune domande. Siamo pronti a rispettare e salvaguardare il nostro amato Pianeta che ci ospita amorevolmente, anche quando l’emergenza sanitaria sarà finita? Riusciremo a limitare le azioni dannose nei confronti dell’ambiente? Ci si potrebbe fermare anche dopo, di spontanea volontà e comune accordo di tanto in tanto, per dare respiro all’ambiente e rendergli grazie.

Paola Caruso

Paola Caruso

nasce a Patti il 05/11/1987, vive e risiede a Sant’Angelo di Brolo, piccolo comune siciliano in provincia di Messina. Si diploma al Liceo Scientifico Lucio Piccolo di Capo d’Orlando (Me) e presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne (D.I.C.A.M) dell’Università degli Studi di Messina, consegue la laurea triennale in Lettere Moderne e poi conclude l’intero ciclo nel 2016 prendendo la laurea magistrale in Civiltà Letteraria dell’Italia Medievale e Umanistica, nello stesso ateneo. Nell’anno 2014 svolge il Servizio Civile Nazionale in qualità di accompagnatrice turistica presso il Museo degli Angeli di Sant’Angelo di Brolo (Me), curandone diverse mostre artistiche. Nel 2015 consegue il diploma di Lingua Internazionale Esperanto. Nel 2016 presso A.F.E.I.P. (Associazione Formazione e Inserimento Professionale) studia per diventare Guida Interpretativa Ambientale e organizza percorsi culturali e accoglienza a gruppi turistici. Dal 2014 inizia a cooperare come scrittrice freelance per diversi quotidiani online, quali Javan24.it , 98zero e altri portali. Dal 2017 ad oggi lavora come docente di lettere. Ha insegnato prima in scuole paritarie e poi ha preso avvio il percorso da insegnante in varie scuole statali di Palermo.

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